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Immagine del redattoreDott. Valerio Lenzoni

LE CAUSE DEGLI ATTACCHI DI PANICO

Aggiornamento: 21 ott 2023


Le cause degli attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura o disagio che raggiungono il picco entro pochi minuti. Possono verificarsi come parte del disturbo di panico o essere associati ad altri disturbi d'ansia e condizioni mediche.

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Comprendere i meccanismi fisiologici alla base degli attacchi di panico può aiutare a identificare le cause e le possibili opzioni di trattamento.

Cause degli attacchi di panico

Le cause degli attacchi di panico sono complesse e possono includere una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Alcune delle principali cause sono:

  1. Predisposizione genetica: La ricerca suggerisce che esiste una componente genetica nel disturbo di panico, con alcuni individui che hanno una maggiore probabilità di sviluppare il disturbo a causa della loro eredità genetica.

  2. Esperienze traumatiche: Gli eventi traumatici, come incidenti, abusi o perdite significative, possono aumentare il rischio di sviluppare attacchi di panico e disturbo di panico.

  3. Fattori ambientali e di stress: Situazioni di stress cronico o acuto, come problemi di lavoro, relazionali o finanziari, possono contribuire al manifestarsi degli attacchi di panico.

  4. Squilibri neurochimici: Gli squilibri nei livelli di neurotrasmettitori, come la serotonina e la norepinefrina, possono essere coinvolti nella genesi degli attacchi di panico.


Meccanismi fisiologici degli attacchi di panico

  1. Attivazione del sistema nervoso simpatico: Durante un attacco di panico, il sistema nervoso simpatico si attiva, stimolando il rilascio di adrenalina e altri ormoni dello stress (come adrenalina e cortisolo). Questa attivazione può causare una serie di attivazioni fisiologiche, come aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della respirazione.

  2. Risposta all'iperventilazione: L'iperventilazione, ovvero un respiro rapido e superficiale, è un sintomo comune degli attacchi di panico. L'iperventilazione può causare una diminuzione del diossido di carbonio nel sangue, il che a sua volta può provocare capogiri, confusione e alterazioni della percezione sensoriale.

  3. Disfunzione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA): L'asse HPA è un sistema di comunicazione tra il cervello e le ghiandole surrenali che regola la produzione di cortisolo, l'ormone dello stress. La disfunzione dell'asse HPA può portare a una risposta eccessiva al cortisolo e ad un'aumentata sensibilità allo stress, contribuendo agli attacchi di panico.

  4. Squilibri neurochimici: Gli squilibri nei livelli di neurotrasmettitori, come la serotonina, la norepinefrina e il GABA, possono influenzare la regolazione dell'ansia e dello stress nell'organismo, contribuendo al manifestarsi degli attacchi di panico. Ad esempio, la serotonina è coinvolta nella modulazione dell'umore e dell'ansia, e bassi livelli di questo neurotrasmettitore possono aumentare la vulnerabilità agli attacchi di panico.


Meccansimi psicologici degli attacchi di panico

  1. Sensibilizzazione e apprendimento condizionato: La sensibilizzazione è un processo attraverso il quale un individuo diventa più sensibile a determinati stimoli o situazioni a seguito di esperienze precedenti. L'apprendimento condizionato è un processo per cui un individuo associa una situazione o uno stimolo precedentemente neutro con una risposta di ansia o panico. Entrambi questi processi possono contribuire a un aumentato rischio di attacchi di panico in situazioni specifiche o a seguito di particolari stimoli.

  2. Restringimento dell'attenzione: un'attenzione eccessiva rivolta ai sintomi fisici può condurre a un monitoraggio costante del sintomo temuto, provocando un'attivazione anche in presenza di variazioni lievi o insignificanti.

  3. Falsi allarmi: la tendenza a interpretare le sensazioni corporee in modo catastrofico può aumentare il rischio di attacchi di panico. Inoltre, la paura dell'attacco di panico stesso può creare un circolo vizioso, in cui l'ansia anticipatoria porta a un aumento dell'ansia e alla comparsa di un attacco di panico.

  4. Evitamento e comportamenti protettivi: gli sforzi per evitare la minaccia temuta o proteggersi dall'ansia possono portare a un aumento della percezione del pericolo e a una maggiore attivazione dell'organismo, anche in presenza di una minaccia debole o inesistente.


Conclusioni

Gli attacchi di panico sono il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Comprendere i meccanismi fisiologici alla base degli attacchi di panico può aiutare a identificare le cause e le possibili opzioni di trattamento. Il trattamento degli attacchi di panico può includere terapia cognitivo-comportamentale, terapia di esposizione, farmacoterapia o una combinazione di queste.



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