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  • Immagine del redattoreDott. Valerio Lenzoni

LA PAURA

Aggiornamento: 21 ott 2023


La paura è un'emozione primaria derivante dalla percezione di una minaccia, reale o percepita, che funziona come meccanismo di difesa per garantire la salvaguardia fisica o psicologica dell'individuo o di altri. Il termine "paura" ha origine dalla radice indoeuropea "pat-" (che significa "percuotere") e dal termine latino "pavor".


Dal punto di vista neuroscientifico, la paura è strettamente legata all'attivazione dell'amigdala, una struttura cerebrale situata nel sistema limbico. L'amigdala è responsabile della valutazione delle minacce e dell'innesco delle risposte di difesa, come la reazione di attacco/fuga. Le emozioni primarie, tra cui la paura, sono innate e universali, presenti in tutta la popolazione mondiale. Al contrario, le emozioni secondarie si originano dalla combinazione di emozioni primarie e si sviluppano attraverso l'interazione sociale durante la vita degli individui.


LE PAROLE DELLA PAURA

Diversi termini sono comunemente utilizzati per descrivere la paura, tra cui ansia, apprensione, inquietudine, isteria, irritabilità, nervosismo, orrore, panico, preoccupazione, shock, sopraffazione, spavento, tensione, terrore e timore.


A COSA SERVE LA PAURA?

La paura funzionale è un meccanismo di difesa potente che si attiva in risposta a stimoli associati a potenziali danni o minacce. Durante queste situazioni, si verificano cambiamenti neurofisiologici che consentono all'individuo di affrontare meglio la reazione di attacco/fuga. Nel corso dello sviluppo, i bambini manifestano paure tipiche associate a specifici stadi di crescita. Tra queste, la paura degli estranei, dei terrori notturni, degli animali domestici e selvatici, del buio e la paura di sbagliare o di essere giudicati.


QUANDO ABBIAMO PAURA?

Gli eventi che possono innescare la paura includono minacce alla vita o al benessere personale, situazioni simili a quelle in cui si è stati feriti o spaventati in passato, flashback, situazioni analoghe a quelle in cui si è visto minacciare o ferire altri, silenzio, circostanze nuove o sconosciute, solitudine, folla, abbandono della propria casa, esibizioni pubbliche e il perseguimento dei propri sogni.


QUALI SONO I SINTOMI DELLA PAURA?

I sintomi della paura possono manifestarsi in diversi modi, tra cui difficoltà respiratorie, tachicardia, sensazione di soffocamento, tensione muscolare, denti serrati, impulso a urlare, nausea, sensazione di freddo e sudorazione, percezione di capelli ritti, farfalle nello stomaco, fuga o evitamento della situazione temuta, nervosismo nel parlare, urla o grida, movimenti oculari rapidi, immobilizzazione, interruzione dell'attività temuta, pianto o singhiozzo, tremori, brividi, voce rotta o esitante, diarrea e vomito.


STRATEGIE PER AFFRONTARE LA PAURA

Per gestire la paura in modo efficace, è possibile adottare diverse strategie, tra cui:

  • Riconoscere e accettare la paura: identificare l'emozione e riconoscere che la paura è una risposta naturale e funzionale può aiutare a normalizzare l'esperienza.

  • Tecniche di rilassamento: Praticare esercizi di respirazione profonda, meditazione o altre tecniche di rilassamento può contribuire a ridurre la tensione e l'ansia associate alla paura.

  • Affrontare progressivamente la situazione temuta: l'esposizione graduale alla situazione o all'oggetto della paura può aiutare a ridurre l'intensità dell'emozione nel tempo.

  • Ristrutturazione cognitiva: sostituire pensieri irrazionali o negativi con pensieri più realistici e positivi può aiutare a modificare la percezione della situazione temuta e a ridurre l'intensità della paura.

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): questo approccio terapeutico mira a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati alla paura attraverso l'identificazione e la modifica dei processi cognitivi e comportamentali.

  • Supporto sociale: condividere le proprie paure con amici, familiari o professionisti può aiutare a sentirsi meno soli e a ricevere supporto ed empatia.

  • Farmacoterapia: in alcuni casi, l'utilizzo di farmaci ansiolitici o antidepressivi può essere utile nel controllo dei sintomi della paura, in particolare quando si tratta di disturbi d'ansia o fobie. Tuttavia, l'uso di farmaci deve essere sempre considerato in combinazione con altre strategie di coping e sotto la supervisione di un medico.

  • Mindfulness: la pratica della mindfulness, che prevede la focalizzazione dell'attenzione sul presente e l'accettazione non giudicante delle proprie emozioni e sensazioni, può contribuire a ridurre l'intensità della paura e a gestire meglio le situazioni stressanti.


La comprensione dei meccanismi neurobiologici alla base della paura e delle sue manifestazioni può essere fondamentale per sviluppare terapie efficaci per il trattamento di disturbi d'ansia e quelli correlati ad eventi stressanti come il Disturbo da stress post-traumatico (PTSD).





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