
COS'È LA DISTRAZIONE EVITANTE?
La distrazione evitante è una strategia di coping nella quale le persone si immergono in attività distraenti per evitare di affrontare emozioni difficili, pensieri spiacevoli o situazioni stressanti e ciò può sembrare utile per la momentanea riduzione dello stress ma, se utilizzato in modo cronico, rischia di diventare un ostacolo all’elaborazione emotiva e alla risoluzione dei problemi.
PERCHÉ SI UTILIZZA COSI’ TANTO LA DISTRAZIONE EVITANTE?
Si ricorre così frequentemente alla distrazione evitante poiché funziona, almeno nel breve termine. Distrarsi con un video su YouTube o consultare i social media e dedicarsi compulsivamente a un hobby può fornire sollievo immediato dall'ansia, dal dolore emotivo o dalla sensazione di fallimento.
Alcune ragioni comuni includono:
Evitare il disagio emotivo: concentrarsi su un’attività distraente ci permette di evitare il confronto con emozioni difficili quali rabbia, tristezza, paura.
Soppressione del senso di inadeguatezza: impegnarsi in attività "alternative", come pulire casa o giocare ai videogiochi, ci aiuta ad evitare il confronto diretto con attività che potrebbero generare un senso di fallimento, come ad esempio studiare o lavorare.
Illusione di produttività: alcune distrazioni evitanti, come il perfezionismo domestico o l’esercizio fisico compulsivo, offrono una sensazione di controllo che cela una fuga dalle questioni emotive più profonde.
DISTRARSI CON GLI SMARTPHONE E I SOCIAL MEDIA
Smartphone e social media sono tra i principali strumenti di distrazione evitante: grazie alla loro accessibilità e alle infinite possibilità di intrattenimento, sono perfetti per tenere la mente occupata e lontana dai problemi. Questo comportamento si è intensificato al punto che, in molti casi, guardare lo schermo del telefono è diventato un riflesso automatico per sfuggire a situazioni emotive difficili.
ESEMPI
Scorrere i social media per ore: dopo una giornata stressante, si cerca conforto nei reels o nei post degli amici, evitando così di riflettere su ciò che ha causato lo stress.
Videogiochi o maratone di serie TV: offrono un'immersione totale che "spegne" i pensieri più stressanti e posticipa il dover affrontare problematiche reali.
Uso compulsivo dello Smartphone in situazioni sociali: nei momenti di disagio (quali lunghe attese o interazioni difficili), molte persone si rifugiano nel telefono per evitare di gestire le rispettive sensazioni di imbarazzo o ansia.
DISTURBI PSICHIATRICI E DISTRAZIONE EVITANTE
La distrazione evitante non è solamente un’abitudine dei tempi moderni ma viene collegata a problemi psicologici più profondi e risulta comune in vari disturbi, tra cui:
Disturbi d’ansia: le persone evitano situazioni che le mettono a disagio utilizzando attività distraenti, rinforzando il ciclo dell’ansia e soprattutto compromettendo la possibilità di sviluppare strategie più funzionali.
Depressione: la distrazione può servire per allontanare sentimenti di vuoto o disperazione nonostante l'evitamento prolungato ne amplifichi i sintomi.
Dipendenze comportamentali: quali ad esempio l’uso compulsivo dei social media, la dipendenza da videogiochi o lo shopping compulsivo che offrono una via di fuga dal dolore emotivo.
DISTRAZIONE EVITANTE COME COPING DISFUNZIONALE
Sebbene la distrazione evitante possa fornire un sollievo di tipo immediato, a lungo termine presenta diverse limitazioni come la mancanza di risoluzione: l’emozione evitata non viene affrontata e rischia di divenire più intensa con il passare del tempo; l’accumulo di stress: continuare a evitare situazioni difficili può portare a un aumento dell’ansia, poiché il problema percepito resta irrisolto; la riduzione della consapevolezza emotiva: una distrazione costante pregiudica la comprensione profonda delle proprie emozioni, ostacolando la crescita personale.