Il mio piatto preferito, sin da bambino, è la minestrina con il pomodoro fresco e una spolverata di grana preparata da mia nonna; ancora oggi, quando devo prepararmi la cena e fuori fa freddo, piove e la giornata non è stata delle migliori, la prima cosa a cui penso è che potrei prepararmi una minestrina calda e questo mi riscalda tanto l’anima”. Con queste parole, durante una visita, un mio paziente mi ha emozionato e ho deciso di documentarmi meglio. Tutti abbiamo un piatto o una lista di cibi preferiti ai quali ricorriamo nel momento del bisogno.
Trattasi di Comfort Food, ovvero i piatti dei ricordi sereni che ti coccolano, ti consolano e raccontano un po’ di te. Parliamo di cibo in grado di consolare, confortare, coccolare e, pertanto, di renderci felici. In momenti di stress o dopo una giornata difficile desideriamo quel particolare alimento, perché abbiamo bisogno di soddisfare un’emozione piuttosto che l’appetito. Come dimostra la testimonianza del mio paziente non è detto che si tratti di piatti elaborati, complessi, a base di cioccolato o pieno di grassi. Possiamo affermare dunque non esista un solo tipo di Comfort Food: ognuno di noi, grandi o piccoli, uomini o donne, ha il proprio piatto del cuore che gratifica, rassicura e alle volte calma i nervi in momenti di grande stress emotivo. Ovviamente non dobbiamo diventare dipendenti dai nostri Comfort Food; vi sono alimenti che per natura rilasciano endorfine, dopamina e serotonina (gli ormoni della felicità) e sono in grado di migliorare l’umore. Tra questi spiccano il cioccolato, le banane e la frutta a guscio. Però non bisogna esagerare e lasciarsi travolgere dalla fame emotiva, poiché tali comportamenti possono portare a un aumento del peso e generare sensi di colpa, innescando un pericoloso circolo vizioso. In definitiva, ogni tanto fa bene abbandonarsi ai ricordi e lasciarsi coccolare dal proprio cibo preferito. Il consiglio è quello di limitare le porzioni e le occasioni e, soprattutto, di prestare sempre attenzione a quello che mangiamo ogni giorno. Solo in questo modo ogni tanto possiamo concederci qualcosa in più senza stravolgere troppo la nostra alimentazione quotidiana. Avete anche voi un comfort food? I miei sono le melanzane a barchetta di mia nonna e il riso pilaf di mio nonno. Dott. Flavio Pettirossi Biologo Nutrizionista
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