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Immagine del redattoreDott. Massimo Michelangeli

IL NEUROMA DI MORTON


Il Neuroma di Morton o Metatarsalgia di Morton è una metatarsalgia molto frequente che colpisce prevalentemente le donne. Si può manifestare anche bilateralmente e può coinvolgere, nello stesso piede, uno o due raggi plantari. Si tratta di una patologia degenerativa di un nervo plantare, situata a livello dell’avampiede in corrispondenza dello spazio fra le teste metatarsali, ove il nervo si divide nei due nervi digitali per le due dita vicine corrispondenti.


Si viene a determinare un progressivo aumento di diametro del nervo stesso che prende l’aspetto di una dilatazione fusiforme “a fiasca” per la progressiva proliferazione di tessuto fibroso al suo interno, con assottigliamento e lesione delle fibre nervose. Le cause vere e proprie sono sconosciute. Si possono talvolta individuare dei fattori facilitanti, come:

  • l’eccessiva vicinanza fra due teste metatarsali che nel corso del tempo possono finire per determinare un micro trauma costante sul nervo in quella sede;

  • la compressione esercitata da un legamento metatarsale troppo stretto: qualcuno la considera, infatti, alla stregua di una sindrome canalicolare, ossia una compressione nervosa ad opera di una “strettoia” lungo il suo decorso;

  • la presenza di un piede cavo con eccessivo carico sulla parte anteriore della parte del piede e quindi micro trauma ripetuto sul nervo in questa zona anatomica.

Caratteristico è il dolore trafittivo, urente, di tipo accessuale, spesso incostante, anche riferito come “scossa elettrica”. Nelle fasi inziali, assume un carattere “capriccioso” perché inspiegabilmente alternato a momenti di totale benessere. Spesso è generato dall’appoggio e dalla deambulazione, costringendo la persona (in modo improvviso) a fermarsi e togliere la scarpa. Il dolore può comparire tuttavia anche a riposo, di notte o in posizione seduta. Altre volte può essere accompagnato da formicolio o da perdita di sensibilità delle dita corrispondenti. Un’altra caratteristica è quella di essere spesso difficilmente localizzabile a causa della frequente irradiazione laterale o verso le dita, per cui può essere riferito come un dolore generalizzato all’avampiede. Clinicamente il neuroma di Morton viene rilevato dalla presenza di intenso dolore alla palpazione dello spazio inter metatarsale interessato dalla neoformazione. La diagnosi si avvale di una buona anamnesi del paziente e di un sema clinico approfondito. Durante la valutazione si possono utilizzare due test specifici: la palpazione dello spazio interdigitale coinvolto (mulder’s test) e la compressione dell’avampiede (squeeze test). Può risultare utile, al fine di chiarire dubbi, svolgere un’ecografia e anche una risonanza magnetica. Il trattamento inizialmente è di tipo conservativo e prevede ortesi plantari di scarico, trattamenti fisioterapici e infiltrazioni sia cortisoniche che alcooliche. L’ortesi plantare va preceduta da una visita baropodometrica, con lo scopo di poter scaricare e allargare il ventaglio metatarsale in modo di alleviare la pressione sul nervo. Il trattamento chirurgico è indicato qualora la gestione conservativa fallisca. I risultati ottenuti nei diversi studi circa l’efficacia dell’intervento chirurgico sono variabili, ma nel complesso una percentuale di pazienti (50-85%) ottiene un significativo miglioramento dopo l’operazione. Dott. Massimo Michelangeli Podologo

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